Onorevoli Colleghi! - Non disperdere le competenze e le professionalità dei lavoratori è un obiettivo cui lo Stato deve sempre corrispondere, in particolare modo quando tali competenze e tali professionalità hanno contribuito a rendere maggiormente funzionante, in termini di qualità e di quantità, i servizi a cui erano preposti.
      La proposta di legge in oggetto tende proprio a questo scopo: a riqualificare e a riposizionare, anche - e soprattutto - dal punto di vista contrattuale, le migliaia di lavoratori già assunti a tempo determinato dai Ministeri della salute, dell'ambiente e della tutela del territorio, della giustizia, dei beni e delle attività culturali, dell'economia e delle finanze (Agenzia del territorio), considerati l'utilità e l'alto bagaglio di professionalità da essi acquisito durante gli anni di lavoro.
      A tale riguardo basta prendere in considerazione un solo ma chiaro esempio: grazie all'attività svolta dal personale precario assunto dal Ministero dei beni e delle attività culturali, ai sensi di varie disposizioni di legge che hanno consentito l'assunzione di personale a tempo determinato

 

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per garantire l'apertura pomeridiana, seriale e festiva di musei, gallerie, monumenti, scavi, biblioteche e archivi, dal 2000 in poi si è registrato un notevole incremento del numero dei visitatori dei musei, dei monumenti e degli scavi archeologici, con un aumento di visitatori di oltre il 10 per cento rispetto agli anni precedenti.
      In termini di qualità e di efficienza, lo stesso discorso vale per gli altri Ministeri oggetto della presente proposta di legge, che hanno registrato, con successo, l'impegno e la fattiva collaborazione dei citati lavoratori.
      Con la proposta di legge, quindi, si ritiene indispensabile provvedere alla stabilizzazione del predetto personale precario, attraverso la sua progressiva immissione, nel triennio 2006-2008, nei ruoli organici dei suddetti Ministeri, attraverso procedure concorsuali selettive, da definire di concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, sulla base di un programma di assunzioni da sottoporre all'approvazione della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica e del Ministero dell'economia e delle finanze.
 

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